Il Balon è da sempre un luogo magico ed affascinante: rigattieri, svuota cantine, artigiani, famiglie di immigrati del sud e di ogni dove che sbarcavano il lunario, rom, madamin che vendevano pizzi e merletti, africani con maschere e braccialetti, fricchettoni con cylum, ragazzi e studenti, tutti insieme senza soluzione di continuita’, giù fino al ponte e persino sotto il ponte. Tra quei banchi caotici c’erano tutti, ricchi e poveri insieme.
Il Balon è sempre stato UNO, un solo grande mercato, poi negli anni ’90 si è creata l’area mercatale e si sono divise le categorie tra bancarelle che potevano stare nella vetrina delle vie centrali storiche e gli altri recuperatori “senza licenza“, nascosti al Canale Molassi…la mescolanza è stata minata, ghettizzando; si è creato il “degrado” a cui adesso il comune vorrebbe porre rimedio, senza chiedere il parere a nessuno, allontanandoli ancora di più. Per noi quello non è degrado, non e’ il “Suq”, ne’ il piu’ politically correct “Area di libero scambio”.. è semplicemente il Balon, fatto di gente che sbarca il lunario, che trova un tesoro che per altri è immondizia, che si conosce e dona scambi di culture, contratta e curiosa e che lo rende un posto al di là del tempo e delle geografie. La sua umanita’, tutta, è quello che lo rende speciale, spostarne una parte al cimitero significa decretare la morte della sua anima, farlo diventare un mercatino come mille altri, privarci di un pezzo di storia e di identità.
Il Balon è un pezzo della nostra storia, una “piazza” dalla quale sono partite decine di manifestazioni, tra le più belle e colorate. Le sue vie hanno ospitato Gesù che trasformava l’acqua in pastis, il papa Gaio, sfilate di moda punk , tra le sue strade abbiamo urlato e rivendicato la nostra libertà.
E vogliamo continuare a farlo, in queste vie.
Per questo anche oggi siamo qui, come molte altre volte, solidali con i mercatari e per sostenere con un benefit la lotta NoTAV, per dare una mano ai nostri compagni repressi dallo Stato, in un luogo da sempre sensibile e solidale.
Il Balon vive grazie alla gente che lo anima.
Il Balon è di tutti.
Fenix ovunque