solidarietà agli imputati no tav-11 aprile 2018

SOLIDARIETA’ AGLI IMPUTATI NO TAV

La corte di cassazione di Roma stamattina si pronuncia sul vergognoso processo di massa contro i
NO TAV rei di trovarsi nel territorio della Libera repubblica della Maddalena, futuro cantiere della
CLAREA in alta Valsusa (fra Chiomonte e Giaglione) quando nel 2011 fu sgomberata dalle forze
del disordine con la violenza e i gas tossici CS (armi chimiche proibite per uso militare) lanciati a
migliaia sui manifestanti. E di aver addirittura tentato di riprendere la propria terra.
La procura di Torino diretta da Caselli si era distinta per aver istituito una corsia preferenziale per
castigare i NO TAV. Un binario ad alta velocità che doveva portare rapidamente a condanne
esemplari. Distinta anche per aver inscenato il procedimento nell’aula bunker del carcere delle
Vallette, destinata unicamente a processi contro associazioni criminose o sovversive, lottarmatiste
o mafiose.
L’accusa ha usato le leggi come delle clave contro un nemico da eliminare “la legge del nemico”
appunto. Puntando sempre al massimo della pena. Le ha usate in modo terroristico contro un
movimento di massa che lottava, con i mezzi che poteva, per salvare la propria terra dal diventare
un corridoio invivibile già imbottigliato da 2 statali, un’autostrada, 2 elettrodotti e una ferrovia (dove
peraltro corre già il TGV francese…).
Purtroppo in Italia i movimenti di lotta sociale se possono dare fastidio ai grandi interessi sono
subito demonizzati dalla stampa e dai politici, criminalizzati dalla magistratura, perseguitati da ogni
risma di sbirri. Ne sanno qualcosa gli occupanti di case.
Non a caso l’offensiva repressiva dello Stato italiano volta a criminalizzare i NO TAV inizia 20 anni
fa con l’incredibile montatura delle “prove granitiche” contro Sole Silvano e Baleno, tre anarchici
della Casa occupata di Collegno, accusati di terrorismo NO TAV. Portata avanti da un socio del
Caselli degli anni di piombo, con sistemi inquisitoriali stalinisti: 2 morti e 4 anni di galera scontati da
Silvano. Era tutto falso!
Così, da quando lo Stato ha deciso di attaccarlo frontalmente (2011) per imporre i lavori di
devastazione della Valle, in breve tempo il movimento NO TAV ha totalizzato più di 1000 inquisiti
per reati penali. Praticamente ogni NO TAV attivo può vantare una o più denunce.
In Italia tutto ciò è normale, è normale cioè che sia calpestata la libertà di manifestare e di opporsi
ai grandi interessi privati sostenuti dallo Stato corrotto. Questa è la democrazia italiana.
Tutto ciò è invece insopportabile per chiunque abbia a cuore la libertà. Gravissime le attitudini dei
media monopolizzati dai potenti, degli sbirri che pestano, denunciano, incarcerano e gasano a man
salva, se non premiati come a Genova nel 2001.
Gravissimo il comportamento della politica e del sindacalismo istituzionale, TUTTI per le grandi
opere! Dalla destra alla sinistra. Tutti con le mani in pasta, pronti a spartirsi la loro parte del bottino
degli speculatori e dei mafiosi. E se qualcuno dice NO TAV lo dice sottovoce, per raccattare
qualche voto e, soprattutto, non fa un bel niente contro. E si disinteressa proprio delle sorti delle
centinaia di attivisti perseguiti (vedi caso GTT parte civile contro i NO TAV che protestavano a
Torino contro lo sgombero della Maddalena il 27 giugno 2011!).
Gravissimo il percorso della procura torinese arroccata dentro al neofuturista palazzo d’Ingiustizia
che abbandona spudoratamente le altre cause alla prescrizione, pur di martellare i NO TAV e gli
altri movimenti considerati pericolosi, anche dopo che Caselli ha lasciato il trono. (Seguiranno le
sue orme integraliste i suoi eredi diretti Rinaudo e Padalino).
Soltanto la mobilitazione popolare e spontanea può combattere questa immensa piaga che ci
affligge e che continua a perseguire i NO TAV, come ogni forma di Azione diretta e di Autogestione.
Questa piaga si chiama Stato.
Ecco perché siamo qui a manifestare.
Tutta la nostra solidarietà e complicità con i NO TAV del maxiprocesso.
Torino, 11 aprile 2018
Barocchio squat, Mezcal squat, Edera squat, Fenix e NO TAV Torino e cintur