– Bruciato un nido se ne fa un altro –
13.12 ACAB day dell’anno scorso, la polizia, digos in testa, sgombera nel ghiaccio 7 mesi di
autogestione della Fenice. 7 mesi fruttuosi, pieni di iniziative.
Autoproduzioni: cinema ribelle e 2 nuove edizioni (i 2 opuscoli gemelli contro la legalizzazione
degli spazi occupati e la 3
a
stampa de Le scarpe dei suicidi)
Autocostruzione: tetto ripassato, ridipinta la palazzina con la meridiana (Ricordati di vivere),
ristrutturazione interna, libreria-barricata-mobile.
Ma, soprattutto, Fenix è ambiente della critica radicale vissuta e, in particolare, di incontro con altre
occupazioni e forgia di nuove. E così è successo.
La Fenice ha un nuovo nido che si specchia in quello storico, dopo aver svolazzato lungo le
prospettive della città, dalla primavera 2018 ritorna ai giardini Irreali con la grande festa del 25
aprile. La festa continua con la nuova occupazione.
Fenix sgombera il degrado e l’abbandono degli edifici pubblici, un battito d’ali e si posa sul tetto di
fronte, una casa abbandonata votata all’incuria, che già conobbe momenti di vita vera quando fu
occupata fino alla fine del 2005. Si chiamava RRosalia. Sgomberata, visse di vita stentorea, di
progetti sociali abortiti, di spreco di risorse e speculazione, ripiombando nell’abbandono originario.
Intanto, Fenix, sgomberata dalla giunta 5 stelle, è stata prontamente assegnata, come deposito, alla
protezione civile, che ne aveva tanto bisogno e che non si nega a terminare l’operazione di
sgombero, impedendone la rioccupazione. Aprono e chiudono nonostante la magistratura abbia
fatto come al solito a Fenix la sua parte repressiva con grande zelo, sottoponendola a sequestro
giudiziario.
Il sequestro serviva solo ad impedirne la rioccupazione.
Dunque, la Fenice errante ritorna ai giardini Irreali, nel suo habitat.
Dove riprenderà la distribuzione di materiali antiautoritari autoprodotti, incontri, dibattiti,
assemblee, concerti, cinema, teatro, feste, giochi, Bellavita, Benefit e, naturalmente, il restauro di
quest’altra struttura cadente.
Ma soprattutto azione diretta e autogestione. E libero svolazzare del pensiero in questo spazio
liberato, d’incontro.
Il nido della Fenice riprende a fiammeggiare nel cuore di Torino.
Contiamo sulla straordinaria partecipazione di coloro, e sono tanti, che hanno fatto vivere la Fenice
e la vogliono viva nella nostra città.
Fenix riapre le sue ali ai giardini Irreali.
La Fenice brucia ancora.
FENIX 4 maggio 2018