Solidarietà al Fenix sgomberato

Sul fenix sgomberato (CSOA Askatasuna)

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SOLIDARIETA’ AL FENIX SGOMBERATO
Le esperienze di autogestione, come sempre, vengono represse con tutti i mezzi e gli uomini
necessari. Non c’è spazio in questa asettica e malata società per l’azione diretta e qualunque
alternativa sociale e politica che esca dai binari prefissati dal potere.
La politica ambigua ed infame dei Cinque Stelle si è accalappiata i favori di alcune aree ingenue
di movimento con uno specchietto per allodole vecchio quanto purtroppo efficace: le promesse
di dialogo con gli spazi occupati. Dialogo che qualcuno ha accolto come segnale positivo, ma
che è chiaramente un’arma pulita e facile per svuotare ogni esperienza di autogestione e
occupazione di tutto il suo potenziale sovversivo. La normalizzazione, infatti, smorza la
tensione e fa perdere il senso stesso della costruzione di queste alternative dal basso.
Il Fenix non ha mai accettato compromessi, ed ecco la risposta: in data 13.12 è stato sgomberato
e murato. Una realtà intensamente vissuta negli ultimi sette mesi, sette mesi in cui iniziative di
vario genere hanno aperto uno squarcio nel pieno del centro e del salotto torinese. E’ stato uno
spiraglio alternativo di vita di chi, dal rifiuto di un’esistenza votata al profitto è stato in grado di
creare concretamente la propria risposta, e lo ha fatto in modo spudorato e palese, nel centro
città, apertamente a testa alta.
E questo è una spina nel fianco per l’amministrazione, lo è per la magistratura, che come
ingranaggio ben oliato di uno stato decadente distrugge qualunque realtà minacci di evadere dal controllo; ed ecco le forze dell’ordine, come pedine asservite ed automi senza identità propria che eseguono ogni ordine venga impartito, a sfondare le porte del Fenix all’alba di un mercoledì torinese, più gelido e grigio del solito.
Finestre e porte sono state murate, ma il vissuto e i legami non si cancellano né con i mattoni né
con i sigilli: non è la fine di nulla.
Siamo e saremo ovunque e sempre infestanti contro l’oppressione.

Edera Squat, 16 dicembre 2017

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FENIX SGOMBERATO

Ciao a tutti,
diamo notizia che stamattina il FENIX OCCUPATO è stato sgomberato e si sta procedendo in questo momento a sigillare porte e finestre con calce e mattoni

Il FENIX (un casotto nei Giardini Reali, via Rossini) è stato la prima occupazione della città di Torino circa 30 anni fa
Quella prima occupazione fu poi forzosamente interrotta e ripresa nuovamente 7 mesi fa, con grande gioia e condivisione di tanti

Oggi, nel giorno in cui ricorreva per l’appunto il settimo mesiversario della nuova occupazione, alle ore 6 del mattino la polizia ha sfondato per entrare
In quel momento nessuno era all’interno

I compagni stanno in questo momento portando via i libri della libera biblioteca che il FENIX ospita, la mobilia ed il resto

Proviamo tristezza e rabbia per la inutilità, sopraffazione e arroganza di questo come di ogni sgombero o limitazione di accesso a luoghi pubblici, solidali, intelligenti e belli
A presto per continuare
michelottilibero fenixlibero

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Il Fenix sgomberato questa mattina pare ora una tomba con le finestre murate e la porta blindata. Un lutto in più nell’indifferenza della gente pavida. La repressione non demorde ma trova complicità. Ricordate.
Gianni Milano

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Apprendiamo purtroppo oggi dell’ennesimo sgombero subito da Fenix, dal 1986 prima e orgogliosa madre di tutte le occupazioni torinesi, rioccupata e sgomberata una infinità di volte.
Siamo vicini e solidali con gli occupanti e ci aspettiamo di rivederla volare e tornare attiva tra di noi in una nuova occupazione.

L’USI-AIT vi è al fianco ed al fianco di tutte le autogestioni e sperimentazioni per un mondo senza gerarchia e autorità ma di liberi ed uguali.
Solidarietà quindi sul percorso intrapreso e solidarietà contro la repressione dello Stato.

Per l’USI-AIT Colby
Segretario Nazionale

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SOLIDARIETÀ AL FENIX

Torino e cintura NO TAV esprime massima solidarietà agli occupanti del Fenix sgombrati stamattina dalle “solerti” forze del disordine sempre pronte a reprimere gli spazi di autogestione ed auto determinazione.
Come sempre hanno agito all’alba in una città ancora addormentata cercando di non avere testimoni per i propri soprusi.
Non hanno risparmiato nulla del loro repertorio autoritario compreso l ‘ utilizzo dei cani e quello di operai privati di coscienza critica nei confronti di quel potere che pure non li considera persone.
Lo spazio di condivisione e libertà è spesso stato utilizzato da Torino e cintura No TAV per le proprie riunioni e il volo della Fenice non si arresterà certo per i loro sigilli.
I simboli non sono casuali…l’Edera saprà tenacemente corrodere
sbarre e cemento …la Fenice riprenderà il suo cielo.

Assemblea NO TAV Torino e cintura
NOTAV Valli di Lanzo

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